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sugli eventi organizzati dal Teatro Ygramul
laboratori e seminari
Tapa Sudana / Tribuana
Risvegliare e coltivare l’ espressione dei Tre Mondi dell’essere
umano: Corpo, Energia di vita, Pensiero
dal 3 al 7 aprile dalle 10.00 alle 18.00
La mia opinione: a Bali
gli attori si comportano come servitori. Essi servono “qualcosa”,
portano alla vita una storia, o un personaggio, o un oggetto,
che deve essere onorato.
Nel percorso Tribuana, un attore dà anche
vita ad una canzone, ad un movimento. Questo significa che
la storia (o “ciò che si serve”) è più importante, più interessante
dell’attore, contiene dei valori più alti.
La storia/ la “cosa” possiede già una “vita”. La storia include
una più ampia conoscenza, saggezza, così come un naturale
percorso (visibile o invisibile, comprensibile o incomprensibile),
da seguire, da celebrare, da onorare.
Per rivelare questa vita (questo mistero) gli attori devono
mobilitare tutte le loro risorse, le loro capacità di dare
vita, di re-incarnare queste cose in una presentazione attuale
e vivente (performed living presentation).
Il lavoro consiste nel destare, nell’attivare, nel coltivare
ed unificare l’espressione dei tre mondi (corpo, energia di
vita e pensiero) per arrivare ad una espressione totale attraverso
una profonda soluzione/sintesi, intelligente a livello intellettuale,
scientifica ed anche acutamente intuitiva, analitica e globale
allo stesso tempo.
Naturalmente non possiamo sempre raggiungere questi parametri
ideali, ma è importante essere sulla strada che ci conduce
verso un’ ideale destinazione. Cioè, che una meta ci conduca
verso una meta successiva e così via.
La storia deve contenere
tre ingredienti naturali, creativi e vitali:
Deve coltivare l’intelligenza in maniera creativa, sulla
via dell’armonia; quindi, deve rendere le persone più intelligenti,
dare una qualità mentale di brillante/luminosa chiarezza.
Deve dare una lunga vita alla propria essenza; la sua
esistenza durerà oltre la sua presenza, sarà più lunga dell’esistenza
fisica, oltre l’emozione, oltre la sua energia di vita terrena.
Deve avere un effetto trasformativo (magico), che trasformi
l’attore/l’attrice, gli spettatori e l’ambiente/il contesto
(il mondo, i “tre mondi”).
Il campo di esplorazione comprende
22 lezioni:
1. Penchak Silat o Silat Tribuana
(basato sull’arte marziale indonesiana= l’arte della sopravivenza).
Per questa lezione è preferibile vestire in bianco (pantaloni
e maglietta bianca, se è possibile).
1. Tai Chi Tribuana (dei movimenti che conducono
alla coscienza dell’articolazione fisica e dell’energia= chi=prana=Ki)
2. Chi Kung Tribuana (degli esercizi fisici
e mentali che conducono alla coscienza dell’energia preziosa
e molto sottile che anima la vita e il cosmo)
3. Koukol Djagat, il lavoro di percussioni
ispirato al Kodo (Tamburo Giapponese) per esercitarsi nel
lavoro con un’attitudine rituale sul ritmo, la resistenza,
la forza, le voci dei Tre Mondi. Lo strumento del Kodo deve
essere costruito.
4. Yoga Tribuana: stare in una postura statica,
per destare la sensibilità e portare l’attenzione al respiro
e alla percezione, in modo da percepire l’impulso interno,
che conduce un attore all’azione e alla concretizzazione.
5. Pranayama Tribuana, esercizi di respirazione;
ispirazione ed espirazione di energia (per percepire e sperimentare
diversi tipi di energia)
6. Pratica giornaliera di alcuni esercizi di salute
Taoisti. Questi esercizi coinvolgono: l’immagine,
il movimento, il suono e l’attività mentale, in collegamento
con l’energia vitale sotto forma di emozioni, gli organi della
digestione, i 5 elementi, i colori…etc.
7. Il lavoro del bastone (Tongkat): gli attori
manipolano il bastone e giocano ripetendo precisamente alcuni
movimenti. L'esercizio del bastone è ispirato dall'arte marziale
e mira al riscaldamento, al lavoro di gruppo,alla meditazione
e a destare la sensazione di essere "pronto a seguire"
(nel senso che l'attore deve servire, seguire e dare vita
ad un personaggio o ad una storia.) I partecipanti sono invitati
a portare con sè un bastone (di legno) di 35 mm di diametro
e di una lunghezza pari a quella che va dai piedi alle sopracciglia/terzo
occhio.
8. Lavoro con le maschere. Poiché la maschera
è considerata come un possedimento personale, uno strumento
personale di espressione e considerata come un oggetto sacro,
si suggerisce ai partecipanti di portare la loro maschera
personale.
9. Marionette, oggetti, come strumenti d’espressione
o accessori per raccontare una storia.
10. Lavoro con lo strumento musicale/percussione.
11. Kéchak: è all'origine un coro vocale
di tutti gli abitanti del villaggio i quali partecipano a
questa danza/transe di Bali, sacra, al fine di allontanare
le malattie contagiose e mortali, le energie negative/distruttive,
il disastro naturale che minaccia di distruggere la vita dell'uomo,
animale o vegetale. Questa danza permette agli attori di lavorare
sulla voce, sui ritmi collettivi, la coscienza e l'energia
del gruppo. È un lavoro sull'armonizzazione, risveglio dell'energia
cosmica del gruppo per le guarigioni, per la gioia, per la
salute, per la felicità di vivere.
12. Musica etnica.. Gli attori si muovono
e danzano su delle musiche etniche, cantando delle canzoni
dei differenti paesi. Una canzone etnica come tema di improvvisazione
per un movimento o una storia da improvvisare. Il suono di
uno strumento etnico porta un tesoro, un seme antico da assaporare
e da far crescere.
13. Bayu Swara, un lavoro sulla sillaba-sacra
/ il suono / la voce personale: trovare, dare nascita
ad una sillaba ogni giorno. Una sillaba corrisponde ad un
suono ed è composta da una vocale e da 1 a 4 consonanti. La
progressione del lavoro, della composizione della sillaba,
si sviluppa in modo tale che la sillaba del primo giorno darà
nascita alla sillaba del secondo giorno; la sillaba/realtà
del secondo giorno darà nascita alla sillaba/realtà del terzo
giorno, ecc.
14. Foglie d’autunno o cristalli del pensiero.
Meditare (contemplare) delle brevi frasi che sono da considerare
come il cristallo del pensiero, i frutti della contemplazione.
Riflettere e scambiare delle opinioni, discutere un argomento/problema
in gruppo; tutte queste attività sono il campo dove il pensiero
può essere coltivato e coinvolto per produrre un linguaggio
teatrale comune, una creazione comune basata su una comune
comprensione, chiarendo il fine/obiettivo comune in azione.
15. Un lavoro nel gruppo e sul gruppo: coscienti
di se stessi essere membri di un gruppo, rimembrare, servire
il centro dell'interesse comune del gruppo, è necessario conoscere
"la cosa magica e misteriosa che ci lega insieme",
per sentire l’energia comune, l’impulso/l’intenzione comune,
per dare nascita alla storia da raccontare, che sarà condivisa
pubblicamente in seguito. Attenti alla cosa/energia/storia
comune da sviluppare; allo stesso tempo gli attori restano
aperti, svegli, sinceri, essenziali, dunque semplici e diretti.
Comprendere "teatralmente" è essere, è un'azione,
(con o senza accessorio) di una comprensione/interpretazione
definita che sia espressa in maniera viva. Un attore tribuanico
che dice “Capisco”, deve essere in grado di fare, di tradurre
la comprensione in azione.
16. Un lavoro sull’improvvisazione, creazione
comune, che si lega al lavoro di gruppo. In questo lavoro
bisogna considerare bene tre passaggi: 1)Conoscere/comprendere
i partecipanti; 2) Creare un linguaggio teatrale comune, 3)Scegliere/lavorare
su un soggetto comune da servire/nutrire insieme che lega
i membri del gruppo, che deve essere onorato, che è più importante
di se stessi durante l’improvvisazione.
17. Ascoltare delle storie che sono raccontate
dai partecipanti o da me stesso e che daranno poi spunto a
delle improvvisazioni. Trovare un linguaggio comune da esplorare
e da costruire insieme. Dare vita ad una storia consiste nel
trovare insieme l'impulso interiore della storia, dentro di
noi, un lavoro dove si sperimenta la condivisione.
18. Lavoro sul “totem”. Un totem è una composizione
materiale che si sviluppa aggiungendo qualche cosa ogni giorno
alla composizione;il lavoro è come nutrire una realtà quotidiana.Il
Totem può essere visitato in qualsiasi momento, può essere
presentato l'ultimo giorno dello stage durante una porta aperta.
Il totem può essere personale o collettivo. Può essere fatto
all’aperto in natura o al chiuso. Un totem può trovare la
sua origine e/o può avviarsi a partire da un luogo o da un'idea
che ha bisogno di oggetti per diventare una realtà. E’ un
lavoro per trovare lo spirito degli oggetti, l’energia di
un luogo, la magia di una costruzione, una presenza carismatica.
19. Quando lo spirito del totem si concentra su un foglio
di carta, diventa un'immagine, un disegno su una pagina ed
una serire di sillabe sulla pagina seguente, che si costruisce
col passare dei giorni aggiungendo quotidianamente una forma
o una linea di colore. È ciò che si chiama: il Compact
Disk dell'identità personale o Dischetto o Tribuana
Passport (Tripass).
20. Un'introduzione al senso del rituale e del sacro, onorando
gli strumenti di lavoro, lo spazio di lavoro e l'ambiente
naturale. Un luogo dove si lavora lo chiamiamo Do Jo in giapponese
o Marga Pura in balinese. E’ considerato come un luogo dove
si coltiva un modo di vivere/un cammino di Vita, un modo di
essere. Ciascuno si prende cura dello spazio di lavoro e condivide/partecipa
al suo mantenimento, a pulirlo, a mettere in ordine prima
e dopo il lavoro. La preparazione del marga Pura dipende dal
tipo di lavoro che vi si dovrà svolgere e dà modo di sviluppare
il lavoro di gruppo e risvegliare il senso di attenzione e
responsabilità.
21. Bayu Panah, è ispirato al Kiu-Do della
cerimonia giapponese del tiro con l’arco. Per questo lavoro
si ha bisogno di un arco (arco giapponese o di bambù è l’ideale),
freccia e bersaglio; possiamo anche usare un elastico per
sostituire l’arco. Gli studenti devono portare questi strumenti.
Ci sono alcune sequenze di movimenti da ripetere sempre in
un’attitudine cerimoniale ed intensa concentrazione. Deve
svilupparsi un’attenzione totale.
Se il teatro è il “diamante della vita",
il suo scopo dovrebbe essere di cristallizzare l'esperienza
di vita in una memoria luminosa. La memoria crea il vocabolario,
il linguaggio e gli strumenti dell’espressione. Risvegliando
e coltivando l'espressione dei tre mondi (tribuana=corpo,
energia, pensiero), seguiamo la via dell'armonia con la natura,
adattando la realtà ai bisogni dello spazio, del tempo e della
situazione.
Un attore (Tri Buana) deve essere in buona salute (tribuanicamente),
sulla via dell’armonia, per essere capace di animare la storia
(che lo anima), e di offrirla al pubblico che è venuto per
condividere il racconto autentico della storia.
Brahman significa l' Essere supremo immortale. Il campo del
Se è l'essenza libera e perfettamente chiara di ogni essere.
"Agire" significa essere sulla via della manifestazione
del processo creativo che conduce l'invisibile ESSERE all'esistenza.
(tratto dalla Bhagavad Gita, canto VIII, 3,)
Per iscriversi al seminario
è necessario compilare in tutti i punti il questionario scaricabile
all'indirizzo www.ygramul.net/documenti/questionario_ts.doc
e spedirlo all'indirizzo di Tapa Sudana [ tribuana@wanadoo.fr
] e a quello del Teatro Ygramul [ info@ygramul.net
] inoltre versare un acconto di € 100 entro e non oltre il
20 marzo.
Termine iscrizioni (questionario in duplice
copia e pagamento dell'acconto): 20 marzo 2008
Costo: € 250 per tutti, € 200 per gli iscritti al BEY
N° minimo partecipanti: 10 / N° massimo partecipanti: 20
sabato 15 e domenica 16 marzo 2008 orario 10.00 - 18.00
Teatro Circostanzaperta promuove da venti
anni il Laboratorio di Teatro del Clown. Tra le materie trattate:
Teatro, Mimo ed espressione corporale, Commedia dell’Arte,
Clown, Buffoni.
Il Laboratorio tende a sviluppare la tematica
del Clown connessa alle sue molteplici applicazioni quali
Teatro, Teatro di strada, Circo, Clown Dottori, Scuole, Animazione.
Lo Stage di Clown di primo livello offre le nozioni basiche
per cominciare a ricercare il Clown che è in ognuno di noi.
La didattica comprende improvvisazioni da soli o di gruppo,
giochi per facilitare la partecipazione, l’apertura e la disponibilità,
esercizi tecnici di mimo e movimento, training per la concentrazione,
distensione,osservazione e immaginazione, studio della maschera
neutra.
Un primo approccio allo studio sulla ricerca del clown per
chi vuole scoprire le proprie potenzialità comiche.
Giocare come un Clown non è giocare come un attore, ma è una
forma di essere.
Scoprire, sviluppare, realizzare il proprio Clown è una grande
avventura ed un’emozione affascinante.
Si consiglia un abbigliamento comodo che
faciliti il movimento. E’ consigliato portare un tappetino
o un telo sul quale potersi sdraiare.
Maurizio Fabbri è un attore,
clown, regista, insegnante di teatro. Ha recitato nei più
famosi teatri italiani ed europei e partecipato con successo
a tutte le più importanti rassegne e festival d’ Arte di Strada.
E’ Direttore Artistico di Teatro Circostanzaperta e del Laboratorio
di Teatro del Clown. www.mauriziofabbri.it
Seminario aperto a tutti.
Costi: € 80 per tutti, € 60 (per iscritti al BEY)
Termine iscrizioni: venerdì 7 marzo 2008
Per informazioni e prenotazioni: info@ygramul.net
- 339 5733918
Stefania De Santis, regista, casting director
e acting coach/
Il Teatro e lo Spazio
sabato 8 e domenica 9 marzo dalle 11:00 alle 17:00
Il teatro è prima di tutto luogo di incontro
di relazione : attore-pubblico, attore-spazio, attore-attore.Il
seminario verte su:
Spazio del teatro: Studio
delle linee, immaginarie e ideali, esistenti nello spazio.
/ La verticale, l'orizzontale e la diagonale. / Sono le strade,
ciascuna di esse può essere occupata o percorsa.
Analisi del movimento
- I rapporti di equilibrio che si stabiliscono nello
spazio sono strettamente legati all'equilibrio individuale.
- Studio dell'asse e dell'equilibrio del corpo. Dall'immobilità,
all'azione del camminare, correre.
- Dal gesto quotidiano al gesto teatrale.
- Analisi delle varie andature o atteggiamenti, determinate
dal carattere individuale, dal ruolo sociale etc.
- Elementi base di tecnica del mimo.
Rapporto tra testo e movimento.
Gioco teatrale ovvero l'intreccio
di percorsi che si accordano tra loro attraverso il gesto
fisico, sonoro, vocale.
Improvvisazione e costruzione del
personaggio.
Curriculum di Stefania De Santis
Inizia nel 1977 e studia presso la scuola
di mimo condotta da Angelo Corti e Marise Flash a Roma poi
si trasferisce a Parigi e si diploma alla Scuola Internazionale
di Teatro di Jacques Lecoq.
Studia danza con vari insegnanti come Gillian Hobart, Bob
Curtis, Roberta Garrison e stage con diversi artisti quali:
Maria Fux, Michiko Hirayama, Philippe Gaulier Odin Theatre
di E. Barba .
COME REGISTA FIRMA I SEGUENTI SPETTACOLI
“STATO D’ASSEDIO” di A. Camus
“PETRONILLA GRAIE” di Francesco Suriano, con Sara
Bertelà e Evelina Meghnagi.
“COME VANNO LE COSE BEATRICE” la tragedia dei Cenci,
un omaggio ad A. Artaud nel centenario della sua nascita,
una coproduzione XVII Festival di Montalcino e Compagnia J.
Pierre, Francia.
“CASSANDRA” interprete Ille Stazza,
“RUBATO” spettacolo musicale, per la compagnia J.Pierre
Jacquet, Rennes – Francia, regia e drammaturgia “PERLE”, regia
e adattamento di “ LE TENTAZIONI DI GIROLAMO” di Ermanno Cavazzoni,
regia e drammaturgia “MUSIKFASSLI-LECTURA WöLFLI”, messa in
scena del concerto-spettacolo “APPUNTI PER UN AIACE AFRICANO”
per il compositore Luigi Cinque
Dal 1998 LAVORA NEL CINEMA COME CASTING
DIRECTOR E ACTING COACH , firma vari film tra cui
:
2007 Casting VINCERE regia Marco Bellocchio (in preparazioe)
Casting NESSUNA QUALITA AGLI EROI regia Paolo Franchi, Casting
RIPRENDIMI regia Anna Negri,
Casting e acting coach SIGNORINA EFFE regia Wilma Labate,
casting MARY regia Abel Ferrara , casting “LA SPETTATRICE”
regia Paolo Franchi,
dialogue coach nel film “ROMANZO CRIMINALE” regia Michele
Placido.
casting e dialogue coach “IL RESTO DI NIENTE” regia Antonietta
De Lillo, casting “MASANIELLO” regia Angelo Antonucci, casting
“L’AMORE RITROVATO” regia Carlo Mazzacurati, casting e ass.
alla regia “DUE COME NOI, NON DEI MIGLIORI” regia Stefano
Grossi., casting e acting coach “QUASI QUASI” regia Gianluca
Fumagalli,
aiuto alla regia “Il pianeta Guerra” un ritratto di Tonino
Guerra regia Antonietta De Lillo , ass. alla regia per il
corto “Il primo giorno” regia Stefano Grossi,
COME ATTRICE E ASSISTENTE ALLA REGIA
lavora con vari registi tra i quali Carmelo Bene
(collaborazione che dura 6 anni: come attrice e assistente
alla regia), Luca Ronconi (attrice), Carlo Quartucci
(assistente alla regia), Gustavo Frigerio (attrice),
Lisi Natoli (attrice), Luciano Damiani (assistente
alla regia) ecc.
ATTIVITA’ DIDATTICA E LABORATORIALE
— dal 2002 Corso di teatro presso l’Ass.
Culturale “Controchiave”
mette in scena con gli allievi 3 spettacoli L’ora tratto da
Vite a scadenza di Elias Canetti. Il gioco dell’epidemia
di Eugène Ionesco. Il normale dolore dei matti (il
testo è stato tratto da opere di vari autori: H. Pinter, O.
Sacks, R.D. Lang, S. Kane e K. Kesey)
— 1992/95 collabora come insegnante di mimo e
dizione per Canale 5; segue la formazione delle ragazze di
“Non è la RAI” di G. Boncompagni / coach di Ambra
Angiolini
— 1986/92 stage sul Mimo per la scuola “Teatro
Viaggio” di Bergamo
stage su l’attore e lo spazio (teatro come luogo di relazione
: attore- pubblico, attore-spazio, attore-attore)
Seminario aperto a tutti.
Costi: € 80 per tutti, € 60 (per iscritti al BEY)
N° minimo partecipanti: 10 / N° massimo partecipanti: 20
Termine iscrizioni: sabato 1 marzo 2008
Per informazioni e prenotazioni: info@ygramul.net
- 338 4673450
II Percorso di Esoteatro / "Esoscheletro ed Esogesto"
sabato 23 e domenica 24 febbraio dalle ore 10.30 alle ore
15.30
Il regista Vania Castelfranchi, guida del Gruppo di Ricerca
Ygramul LeMilleMolte, scorterà i partecipanti all'approfondimento
di un nuovo Metodo Teatrale di ispirazione patafisico-ludica.
Questo secondo percorso condurrà gli attori/ci all'interno
della propria radice gestuale, per andare a pulire
lo stimolo di partenza del Gesto, la sua pura origine organica
e lavorare sul concetto corporeo di tensecrità
(dal metodo di Castaneda) e di rizoma (dagli studi
di Deleuze e Guattari). Gli Attori saranno immersi per 10
ore in giochi e studi alla ricerca della propria motivazione
gestuale, della nascita e dello sviluppo degli umpulsi del
corpo, per rimotivare ogni azione teatrale e vivificarla.
Le tematiche affrontate, secondo appuntamento dei Seminari
BEY sull'EsoTeatro, e i lavori elaborati dai partecipanti,
faranno parte di una pubblicazione che il Teatro Ygramul
presenterà al termine del 2008.
Partecipazione al Seminario di EsoTeatro aperta e tutti,
professionisti e non di qualunque eta'.
Costi: 80 Euro per esterni, 60 Euro per gli iscritti al
BEY
Termine delle iscrizioni : giovedi 21 Febbraio
Minimo 10 iscritti, Massimo 25 iscritti
Teatro Ygramul - www.ygramul.net
Info e Prenotazioni : info@ygramul.net
- 3314703950 (solo con SMS)
I Percorso di Esoteatro /"Le Ossa Antropologiche dell'Attore"
sabato 15 e domenica 16 dicembre dalle ore 10.30 alle ore
15.30
Il regista Vania Castelfranchi, guida
del Gruppo di Ricerca Ygramul LeMilleMolte, scortera' i
partecipanti all'approfondimento di un nuovo 'Metodo' Teatrale
di ispirazione patafisico-ludica.
Il percorso formera' gli attori/ci sul tema del 'Gesto Antropologico',
del 'Teatro Politico e d'intervento Sociale' e soprattutto
sul Corpo 'esperto/ito' dell'attore e sulla sua 'Voce glossolalica'.
Gli Attori saranno immersi per 10 ore in giochi e studi
alla ricerca della propria radice vocale e corporea, della
motivazione antropologica dello sguardo teatrale, per rinnovare
e rinvigorire ogni strumentazione di altre metodologie dell'arte
attoriale e ricentrare il 'se', ricalcare la 'Maschera'
sul proprio volto.
Le tematiche affrontate, primo appuntamento dei Seminari
BEY sull'EsoTeatro, e i lavori elaborati dai partecipanti,
faranno parte di una pubblicazione che il Teatro Ygramul
presentera' al termine del 2008.
Partecipazione al Seminario di EsoTeatro aperta e tutti,
professionisti e non di qualunque eta' :
80 Euro per esterni, 60 Euro per gli iscritti al BEY
Termine delle iscrizioni : Giovedi' 13 Dicembre
Minimo 10 iscritti, Massimo 25 iscritti
per Info e Prenotazioni : info@ygramul.net
- 3314703950 (solo con SMS)
Mamadou Dioume / seminario intensivo
19-22 novembre
dalle 13:30 alle 19:30
(tranne mercoledi, ore 11:30 – 16:30)
“... percorso laboratoriale sugli strumenti
dell’attore attraverso il training... ”
Mamodou Dioume si diploma presso la "Scuola
Nazionale delle Arti" in Senegal e affronta i suoi primi
ruoli nella Compagnia d'Arte Drammatica. Nel 1968 interpreta
il personaggio di Creonte nell'Antigone di Jean Anouilh, prova
che gli vale l'ingresso al Teatro Nazionale "Daniel Sorano",
dove lavora fino al1984, sotto la direzione di Raymond Hermantier.
In quell'anno lo scopre Peter Brook e lo chiama ad interpretare
Bhima nel "Mahabharata". Recita il ruolo in francese
(Festival d'Avignon - 1985 e poi Parigi - 1985), quindi in
inglese nella pluriennale tournée in tutto il mondo.
Partecipa anche alla realizzazione del "Mahabharata"
cinematografico nel 1989 e rimane fedele a Brook e al Centre
International de Créations Théatrales.
Figura di rilievo in molti spettacoli del regista inglese
(La tragedia di Carmen, Woza Albert, La tempesta).
Dal 1991 Mamadou si dedica alla formazione degli attori e
alla regia.
Dal 1998 collabora con la Compagnia Teatrale "Atelier"
allo scopo di creare un centro di ricerca internazionale.
Quota d’iscrizione: € 150 da versare entro
il 12/11
n° minimo partecipanti: 15 / n° massimo partecipanti: 20
Informazioni e prenotazioni:
info@ygramul.net / 339 8886897 / 331
4703950
Il Teatro che Danza
18-21 Ottobre
2007, orario 15-19
presso Teatro Ygramul,
Via M.N. Nicolai 14 (San Basilio), Roma
La ricerca di Groucho Teatro
è orientata dalla necessità di utilizzare il corpo come strumento
cognitivo e comunicativo.
Affinché il corpo si liberi dai condizionamenti socio-culturali
che modellano il comportamento quotidiano (insieme di azioni-reazioni
ripetute meccanicamente), sentiamo necessario percepire e
far vivere l'impulso vitale, che attraverso la custode della
nostra memoria, la colonna vertebrale, muova la muscolatura
e dia forma a un movimento vero e individuale che stimoli
la creatività.
"L'attore traduce in impulsi fisici
le proprie immagini mentali" (La Canoa di carta,
Eugenio Barba).
Nel seminario saranno affrontate tecniche
finalizzate all'apprendistato del proprio bios scenico, ovvero
finalizzate alla presenza scenica secondo i principi di opposizione,
energia da terra, equilibrio-disequilibrio, segmentazione
delle varie parti del corpo (plastica), per arrivare alla
costruzioni di azioni fisiche e partiture sceniche attraverso
l'improvvisazione.
Verranno utilizzati elementi codificati della danza degli
Orixà, danza rituale afro-brasiliana legata al Candomblè,
per esplorare le proprie qualità energetiche e farle danzare.
Come costruire le azioni vocali? La voce come corpo, la forza
vibratoria della voce, la scoperta della fisicità della propria
voce e della singolarità di ogni voce saranno esplorate durante
il seminario: tecnica dei risonatori, scoperta della muscolatura
che dà sostegno alle azioni vocali e permette di incarnare
in esse le proprie emozioni veritiere, utilizzando la finzione
teatrale per 'trovare il coraggio di non fingere'.
L'Associazione Culturale Groucho Teatro –
Centro di Ricerca Teatrale opera sul territorio nazionale
e internazionale, con pedagogia e spettacoli. Ultimamente
(2007) all'interno della propria ricerca di Antropologia Teatrale,
con particolare riguardo alla danza degli Orixà, ha effettuato
sul territorio Brasiliano, attraverso l'università Ufba di
Bahia, ricerche specifiche su tale danza.
Gli Orixas sono divinità personificanti elementi della natura,
quindi dell'essere umano.
Il 'Prometeo in Blues' spettacolo in tournèe in Brasile, Bolivia
e Argentina, incarna questa ricerca.