POESIA IN VOCE – Workshop di Vania Castelfranchi
“POESIA in VOCE”
Laboratorio di Lettura ad alta Voce
dedicato alla Poesia
A cura di Vania Castelfranchi
del Teatro Ygramul di Roma
Peccioli,
Sabato 27 Maggio
dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00
e Domenica 28 maggio
dalle 9.00 alle 13.00
LABORATORIO GRATUITO ma con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Poesia, Musa da riscoprire e da “usare”!
Poesia: tutta da leggere, tutta da interpretare con la nostra voce.
Questo laboratorio di Vania Castelfranchi parte dalla lettura di due raccolte di poesia.
Una poetessa cilena, ormai classica, vincitrice del Premio Nobel: Gabriela Mistral, e il suo “Canto che amavi”
Un poeta svizzero, fra i più importanti dei nostri giorni, tradotto in molte lingue: Thilo Krause, e il suo
“Che si dice mentre piove”.
Entrambi i testi che verranno utilizzati, selezionando alcune poesie dei due differenti autori, sono molto leggibili, entrambi molto adatti all’interpretazione ad alta voce e ad un lavoro di sperimentazione pratica, diretta ed efficace!
Il lavoro intensivo e pieno di suggestioni, immergerà i partecipanti nella ricca e complessa pratica dell’interpretazione ad alta voce, sviluppando strumenti pratici e di sperimentazioni molto concreti e immediatamente praticabili. L’obiettivo è quello di rendere organico nella voce il percorso della Poesia, incarnarne le utopie, i sogni e le tensioni emotive, restituendo concretezza e comunicabilità in una interpretazione pratica e diretta. Tutti e tutte le partecipanti verranno guidati con delicatezza e cura verso l’articolata e sofisticata tecnica attoriale che da secoli sfida gli interpreti a donare voce ai versi, alle movenze e alle sonorità della poesia mondiale. Una sfida perseguita in maniera delicata, molto analitica e precisa, sperimentando tecniche del Metodo EsoTeatrale e sperimentale dello stesso regista Vania Castelfranchi, ma anche strumentazioni d’autore come quelle del metodo Mimesico di Orazio Costa, delle tecniche Stanislavskij, degli studi sulla sonorità glossolalica di Antonin Artaud, sui pentagrammi pittorici di Demetrio Stratos e di Cathy Berberian… si giocherà assieme in maniera molto emozionante e divertente alla ricerca della profondità della poesia, snidandone ritmiche, sonorità, visioni ed ispirazioni, per amplificarne la comunicabilità nell’interpretazione ad alta voce, come quella dei Griot africani o degli antichi Aedi, per riportare la Poesia verso il suo mondo musicale, orchestrale, sociale, ludico, politico e partecipato!
Si lavorerà in un percorsi di scrittura e rielaborazione della poesia, con esercizi fisici sul ritmo e l’organicità delle emozioni e del suono, su tecniche fonatorie e vocali per la corretta ed emozionante esecuzione, attraverso la respirazione del canto tuvano e della danza ramayana… tutto questo per comprendere che la Poesia è un oggetto mondiale, ampio e rotondo, interpretabile in maniera estremamente variegata e pieno di risorse da scavare e da riscoprire oltre la sua superficie formale. Un viaggio profondo e al contempo ludico sul confronto tra la propria soggettività e lo specchio enigmatico della Poesia… Ogni poesia, come un Vaso di Pandora, conterrà segreti infiniti e respirerà tra le luci delle sue promesse e le ombre del suo inespresso…
Al termine del laboratorio, chi lo desidera, ma solo se lo desidera, potrà cimentarsi con la registrazione di una poesia.
Le registrazioni, sempre per chi lo desidera, saranno pubblicate sul sito “Atlante sonoro della poesia mondiale”.
Un Atlante “sonoro” che raccoglie poesie di tutti i tempi, tutti i temi.
Anche tu puoi contribuire ad alimentare questo Atlante!