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rassegna dal 19 al 28 ottobre
19 - 20 ottobre /
ore 21:00
Africa Frammento
[Teatro Ygramul / con il patrocinio di Amnesty
International]
di e con Aida Talliente
Dal 2002 in Costa d'Avorio è in corso una
guerra civile. In seguito a un fallito colpo di stato, movimenti
ribelli hanno occupato il centro nord del paese, saccheggiato
interi villaggi, violentato la popolazione e arruolato migliaia
di giovani. Tra loro tante ragazze, minorenni, che sono state
utilizzate nei campi militari come combattenti, ausiliarie
e schiave sessuali. Ex ragazze soldato e minori che hanno
subito abusi sessuali da parte dei ribelli e dei soldati dell'ONU
spesso rimangono senza prospettive e con diritti calpestati.
Protagonista dello spettacolo è Aisha, una ragazza ivoriana
che racconterà la sua Costa d'Avorio.
21 ottobre /
ore 21:00
Disorganico in salsa Antropologica
[Teatro Ygramul]
un esperimento di Vania Castelfranchi
Spettacolo performativo da camera, creato
ed interpretato da Vania Castelfranchi su ispirazione dei
testi "Incontri con Uomini Strordinari"
di Gurdjieff e "Il Piccolo Principe" di
Saint-Exupery.
Un monologo con musica dal vivo, ove l'improvvisazione dell'attore
e dei suoni si legano al pubblico presente, come ai viaggi
compiuti dall'attore e alle drammaturgia di viaggio, in un'amalgama
disorganica e scheggiata. Ogni spettatore trova nel disordine
spaziale e testuale la sua posizione lineare, il suo parziale
ma brillante punto di vista, provocato dall'attore, sul chiaro
ma invisibile sentiero degli archetipi, della 'Straordinarieta''
delle persone come degli eventi, scorgendo nel caos, in terre
vicine e lontane, un sentiero boscoso, ricco di 'Principi'
del pensiero, della politica e dell'animo, spesso sperduti
nel Deserto e in cerca di anarchiche utopie, come il Teatro
stesso.
ore 22:30
Storia di Santa Barbara / Cantastorie per tempi
moderni
Daniele Mutino fisarmonica
e voce
Viaggio musicale-narrativo. Attraverso la
storia di Santa Barbara si canta la Storia contemporanea con
allegria e con drammaticità.
Daniele Mutino è un cantastorie contemporaneo che per raccontare
utilizza soprattutto la sua fisarmonica, attingendo dalla
musica classica, dal cinema, dalla canzone d’autore, dal teatro.
Intraprende così un viaggio musicale e quasi teatrale sempre
con il proposito di raccontare e considerare la Storia dei
nostri tempi attraverso il sogno della musica.
www.danielemutino.it
22 - 23 ottobre
/ ore 21:00
Prometeo in Blues
[Groucho Teatro]
Ideazione, attuazione e regia: Raffaele Schettino
Drammaturgia: Raffaele Schettino
Musiche: Raffaele Schettino, adattamento
di canzoni tradizionali italiane, brasiliane, georgiane, americane.
Testi: "Prometeo Incatenato" – Eschilo
(traduzione di Raffaele Schettino per le parti in Italiano),
Raffaele Schettino
Scenografie e costumi: Groucho Teatro, Giada
Conte
Luci: Mara Calcagni
Aiuto regia: Mara Calcagni
Produzione: Groucho Teatro – Centro di
Ricerca Teatrale
Prometeo ha combattuto contro Cronos, signore
dell'Olimpo, insieme a Zeus, per una società migliore. Zeus,
una volta insiedatosi al potere, tradisce le sue aspettative
e divide i privilegi fra gli dèi, lasciando gli uomini come
bestie.
Prometeo assume il suo destino: dona il fuoco all'umanità
contro la volontà degli dèi dell'Olimpo. Per questo Zeus lo
punisce incatenandolo ad una roccia dell'arido Caucaso, mentre
un'aquila gli mangia il fegato, eternamente. Il fuoco per
gli uomini, fino ad allora 'indifesi come infanti', è simbolo
e concretezza di coscienza e sapienza, di Memoria. Il rifiuto
della iniquità del Potere, l'amore per l'umanità, l'irrevocabilità
del proprio destino lo muovono all'azione ed essa spacca la
realtà in due: salvezza e condanna. Malgrado egli possegga
il segreto della futura caduta di Zeus, la sua ostinazione
ribelle non gli consente di rivelarlo, sebbene a questo, molto
probabilmente, seguirebbe l'affrancamento dalle sofferenze.
Lo spettacolo narra di un uomo che viene abbandonato da Dio
nel deserto. Egli parla una lingua che non può (più) essere
compresa: il greco antico, una lingua morta, l'eco di un urlo
muto di rivolta. Come l'eco possiede la forza di risuonare
malgrado la distanza, così le parole di Prometeo vibrano nella
coscienza dello spettatore malgrado l'inaccessibilità del
significato.
Il Prometeo dei tempi antichi inizia a camminare per le isole
senza tempo, in ogni luogo in cui il potere dominante tiene
nell'ignoranza i propri sottomessi. E arriva fino ai nostri
giorni, dove ancora ci sono eroi che si caricano del peso
delle catene degli oppressi: i rivoluzionari del nostro tempo.
“Prometeo siamo noi, sono io. La necessità delle sue azioni,
finalizzate alla giustizia degli oppressi, trova il proprio
equivalente storico in tutte le avanguardie del passato e
del presente. Prometeo ruba il fuoco della conoscenza ai potenti,
viene punito per questo e paga per l'emancipazione della moltitudine
oppressa. Il Potere è incaricato del suo incatenamento: il
Potere, braccio esecutivo della nuova legge, materializza
la propria funzione per punire colui che ha messo in discussione
le regole inique della schiavitù”.
Dunque Eschilo, nostro lontassimo parente, continua a vivere
nell'attualità come tutti gli scrittori dell'antica Grecia.
Il segreto è la loro scrittura basata su archetipi, cosa che
lo spettacolo di Groucho Teatro si è proposto di indagare.
Lo spettacolo è influenzato dall'allenamento con i princìpi
di danza degli Orixà, seguendo la linea di Augusto Omolù (Odin
Teatret diretto da Eugenio Barba), focalizzando la ricerca
sui princìpi di Antropolgia Teatrale. E' una sperimentazione
di come il lavoro di ricerca sugli archètipi, attraverso l'uso
di simboli concreti ancestralmente codificati nella danza
degli Orixà, finisca per rivelare le diverse qualità di energia
potenziale presenti nell'attore, che si manifestano al momento
della creazione delle azioni fisiche e vocali per lo spettacolo.
Prometeo Incatenato è sì un lavoro di 'Teatro Povero', nel
quale il centro è l'attore, ma egli non fugge le possibilità
tecniche moderne. Lo spettacolo è accompagnato da proiezioni
video, scenario contemporaneo della sorte di Prometeo, con
cui l'attore interagisce dialetticamente. E il valore di Prometeo
risiede proprio nella sua attualità: egli è un'avanguardia,
la sua necessità di ribellarsi alla tirannia lo rende vittima
di atroci conseguenze, che lui soffre senza rinnegare o pentirsi
della sua azione. La sua azione, pianificata e scientifica,
che è mossa dall'amore verso l'umanità oppressa, spacca la
realtà piana e rassegnata, generando un Bene (il fuoco, simbolo
della conoscenza, che affranca gli uomini dalla schiavitù)
e un Male (la punizione divina, che pretende rimanere depositaria
esclusiva della conoscenza). Prometeo, essendosene incaricato
per sua necessità, per fato, sopporta il peso delle catene
del suo gesto collettivo.
www.grouchoteatro.it
/ promo
spettacolo
24 ottobre / ore 21:00
Mondo Fiaba
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[Ygramul LeMilleMolte]
con Monica Crotti, Massimo
Cusato, Paolo Parente, Antonio Sinisi, Aida Talliente
/ musica dal vivo: Daniele
Pittacci / regia patafisica:
Vania Castelfranchi
Spettacolo per bambini/e e adulti costruito
sulla narrazione di fiabe e storie provenienti da quattro
differenti terre del mondo: favole africane, racconti
dal sud del Brasile, leggende dell'Amazzonia e canti
e storie balinesi. La narrazione viene giocata con il
pubblico in un'interazione continua, alternata da musiche,
danze, immagini e oggetti dei popoli Guaranì Kaiowà,
Saterè Mawè, Chewa e Yaho e le maschere di Bali.
www.ygramul.net
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25 ottobre
/ ore 21:00
Si è sempre soli una notte di troppo
[Laboratorio Caryllon]
con Andrea Caschetto, Elena Paradiso, Marianna Sallusti,
Martina Vecchione, Mauro Arciprete, Roberto Martire, Valentina
Crisante, Simona Tarzia
direzione del laboratorio e regia: Monica Crotti
e Massimo Cusato
Paradossale intreccio di monologhi degli
autori Benni e Berkoff. Otto personaggi indipendenti le cui
individualità s'incontrano e si scontrano all'interno di...
www.ygramul.net
26 ottobre / ore 21:00
- debutto -
L'Enquete / Indagine Didattica su un Crimine
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[Gruppo Amatoriale / Teatro
Ygramul]
con Alessio Antonacci, Andrea Caschetto, Andrea
Ferraro
composizione di Fabrizio Ferraro, Antonio
Sinisi
testi: J. Baudrillard, F. Ferraro,
A. Sinisi
Un polar, un thriller filosofico dove
Srek e Watt, sotto la guida di Arthur Conan Doyle, indagano
su un crimine: il delitto della R.
www.gruppoamatoriale.org
/ www.ygramul.net
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27 - 28 ottobre /
ore 21:00
Mamole e Buli
[Teatro Ygramul]
di e con Monica Crotti, Massimo Cusato
testi: Giovanni Poli
La condizione della donna pubblica nella Venezia del '500
in uno spettacolo a quadri:
Introduzione dello Storico nello scenario della città di
Venezia
Le mamole, prostitute di Venezia confinate al Borgo
di Carampane, fuggono dai buli, i loro clienti e dai Signori
della Notte, pronti a frustarle qualora non avessero rispettato
il coprifuoco
Veronica Franco, prostituta d'alto borgo, denuncia
le ingiurie di Maffio Venier, nobile veneziano, suo pretendente
Iniziazione della verginella: un episodio che si
ispira alle leggi sulla prostituzione circa la corruzione
di una giovanissima da parte della madre presso lo Stuer,
barbiere ed estetista dell'epoca
Attacco di Veronica Franco alle madri che inducono
le figlie a prostituirsi
Bule, innamorato della meretrice Marcolina, viene
dissuaso dall'amico Bio, dall'aspettarla sotto casa
Marcolina confida all'amica Zuana di voler abbandonare
il lavoro di meretrice per sposare Fracao
Bule, sotto casa di Marcolina si scontra con Fracao.
Il sogno delle nozze di Marcolina viene infranto
Una notte di sofferenze e di ricordi di tre meretrici
colpite dalla sifilide
Ingresso ad ogni serata
5 euro + tessera associativa annuale (3 euro)
Per informazioni e prenotazioni: info@ygramul.net
/ 331 4703950 |
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