TradirEFare Teatro
Compagnia teatrale di Commedia dell’Arte,
dedita a ricostruire i percorsi classici, noti e meno noti, della sua tradizione, dei testi e delle pratiche.
Tradurre è tradire: riscoprire la tradizione nella modernità è abbracciare la storia del teatro.
La compagnia inizia a lavorare insieme nel 2014, facendo confluire diverse esperienze teatrali e recitative in un lavoro comune sulla Commedia dell’Arte, filone esplorato dai suoi attori separatamente a vari livelli nel corso degli anni. Una delle caratteristiche principali della compagnia è proprio questa diversità di approccio allo stesso genere messo in campo dai suoi attori, i quali apportano ciascuno una diversa sfumatura al lavoro sulla tradizione della Commedia. Altro cardine del lavoro di TradirEfare Teatro è legato alla scelta drammaturgica, volta a riportare al canovaccio e alla Commedia i testi della letteratura teatrale che a loro volta sono stati originariamente mutuati dalla Commedia dell’Arte, traendo da essa nascita e ispirazione: Shakespeare, Moliere, Goldoni, sono tutti materia di questo recupero, “ladri” delle storie che vedevano rappresentate sulle tavole di strada, e le loro opere diventano base di lavoro per nuovi canovacci, trasformandosi, mutando e ritrovando le loro origini nascoste; tutto questo lavorando secondo i canoni, i mezzi e la struttura tipica della pratica della Commedia originaria, con una tipologia di lavoro quanto più simile possibile a quella delle compagnie fraternali dei Comici antichi.
Spettacoli in repertorio:
– La legge dei denari – ovvero la tragicommedia del Mercante di Venezia (liberamente tratto da W. Shakespeare), 2014 (spettacolo selezionato al Roma Fringe Festival 2016)
– Scapin. Il servo nuovo (libero adattamento da Molière), 2016 (spettacolo selezionato alla IX rassegna di teatro dei Castelli Romani e al festival ClassicoContemporaneo di Napoli 2017)
– Con permesso, Don Raffaè (2017)